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“La misura di tutto” di Camilla Ronzullo

Alessia Tuzio |Copywriter & Social Media Manager| Freelance Digital Marketing

“La misura di tutto” di Camilla Ronzullo aka Zelda Was a Writer

Pag. 9
“Il cielo che precede una crisi è simile a quello che attende la tempesta. Pieno e plumbeo, immobile prima che tutto cambi. Lo scruto ogni mattina appena sveglia, mentre compio azioni conseguenti e sempre uguali. […]

[…] Il cielo di questi giorni è sottosopra. È come se ci camminassi attraverso, mentre il sole e le diverse porzioni di luna si nascondono tra i listelli del parquet. Mi ci vedo riflessa e distorta come un grandangolo puntato sui miei giorni. Ci vedo tutto e riesco anche a ipotizzare l’oltre, il poi. Se fossi davvero coraggiosa, prenderei gatto e bagagli e scapperei. Ma invece resto qui, in attesa della sentenza di questo cielo contrario.”

Pag. 17
“Siamo due teste di serie, avremmo potuto fare di meglio. Perché non è vero che eravamo la terza pizza della seconda pagina del menu dalla copertina di similpelle. Eravamo molto di più.”

Pag. 18
“Io penso che dica sempre cose molto interessanti e condivisibili ma che lo faccia male, schiavo di un bisogno costante di tirare fuori un assunto da dimostrare con pagine e pagine di ipotesi e tesi. Pagine e pagine di parole assurde, che nessuno ha mai pronunciato, neanche quando ha cercato di parlare bene a un colloquio di lavoro o in presenza di qualcuno su cui volesse fare colpo. Parole che dividono e fanno saltare in aria ponti già terribilmente esili.”

Pag. 22
“Stasera nello specchio mi sono guardata davvero e, per tutta risposta, il mio riflesso mi ha sputato in faccia la sentenza: sono estranea persino a me stessa, il maldestro risultato di tante aggiunte, un contenitore di tutte le aspettative che gli altri riponevano in me e che io non ho mai avuto cuore di disattendere.”

Pag. 31
“Con il passare del tempo ho iniziato a chiedermi se avessi davvero voglia di vivere nella paura e così ho iniziato a improvvisare. È stato uno dei piani migliori della mia vita.”

Pag. 40
“È possibile che un periodo della vita e i suoi riferimenti più rincuoranti scompaiano in un giorno qualunque, dopo averli amati e odiati tanto da convincerci di non poterne più fare a meno?”

Pag. 45
“Quello che pensi di te stessa, le cose peggiori, le cose che ti mandano in crisi…Sappi che non valgono quasi mai per gli altri. Gli altri ti pensano molto meno di quanto tu creda. Ma, nonostante tutto, sono pronto a scommettere che esista un catalogo di idee su di te che ti lusingherebbero non poco. Tu pensaci il meno possibile, però: prima impari a disinteressartene e più ti divertirai.”

Pag. 53
“Ed è stato allora che mi sono accorta di non avere mai provato a mollare le zavorre del controllo e della progettualità.”

Pag. 54
“Passi la vita a sentirci invincibile e poi capisci che sono gli altri, pochissimi altri, bada bene, a ispirare il tuo coraggio. Hai affrontato mille prove da solo e a un tratto scopri che l’hai fatto solo perché loro erano convinti molto più di te che le avresti superate.”

Pag. 55
“Cos’erano i confini, in fondo, se confrontati con il cuore, il più potente dei geolocalizzatori?”

Pag. 69
“Alcune volte devi usare la fantasia. Non ci sono sempre soluzioni per tutto. Toglitelo dalla testa.”

Pag. 78
“Meglio coltivare ricordi futuri.”

Pag. 91
“Tutto è tornato ad essere imperfetto e accettabile. Imperfetto, accettabile e rilassante.”

Pag. 107
“Viaggiavano mosse dal desiderio insopprimibile di cercare la loro stagione. I tuoi cieli saranno sempre uguali, se non sei disposta a cercare la tua stagione.”

Pag. 110
“Abbiate fiducia in ogni fine e inizio! Si tratta dell’anima che cambia direzione.”

Pag. 113
“Le rughe non sono incidenti di percorso: ce le siamo guadagnate, sono le tracce del nostro impegno.”

Pag. 122
“Il pezzo mancante ero io, sono io, la misura di un tutto che ora mi sembrava chiarissimo. Ero io la misura di tutto.”

Pag. 127
“Conta solo quello che vuoi, il resto è rumore di fondo.”

Pag. 162
“Non lascerò che il mio dolore diventi la sintesi di quello che sono. Il mio dolore sarà una spinta per cambiare. Mi merito un affresco sorridente.”

Pag. 220
“Perché si fermano solo le persone in corsa, di quelle ferme non c’è da avere paura. Per questo molti dei nostri eroi sono morti per strada.”

Pag. 233
“Alcune volte le regole di vita sono di una semplicità disarmante. Sono gli uomini che di divertono a complicarle.”

Pag. 242
“Il cambiamento è sempre da un’altra parte e qualcosa di quello che sei stato brillerà ancora per molto tempo nei cieli della memoria. Tua e di chi ti osserva. Ma tu non avere nostalgia di chi non sei più. Scavalca le galassie e dacci dentro con l’idrogeno. Fino all’ultimo anelito di combustione.”

Pag. 269
“Rimane quello che decidiamo di ricordare, tutto il resto scompare.”

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Ph. Credit Zelda Was a Writer.

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